Una rete di residenze private, per organizzare incontri musicali, letterari e altre iniziative culturali in Riviera |
La cultura fatta in casa, letteralmente. Ma non si parla di case qualunque, qui si parla delle splendide ville della Riviera di Levante, le residenze estive che fanno sognare i turisti e non solo. Viste da lontano, di solito. E proprio qui sta il punto di un’idea innovativa, una piccola rivoluzione concettuale sviluppata dall’avvocato milanese Achille Colombo Clerici, proprietario di una bella residenza estiva nel tratto tra Santa Margherita Ligure e Portofino.Consapevole del valore artistico della propria casa, Clerici un bel giorno si chiede: perché non condividerla, e farne uno spazio per la cultura? Un’idea che parte dalla dimensione intima del circolo letterario, dei concerti tra amici, del sogno di una Bloomsbury in riva al mare: proseguire con l’abitudine consolidata tra amici degli incontri musicali, per parlar d’arte e di poesia, ma fare incontri aperti al pubblico, come già nella vicina villa Lo Faro. E poi creare una rete, che proponga tanti appuntamenti per tutti.L’idea piace, cattura la fantasia di altri amici e proprietari di dimore d’interesse storico e artistico. Nasce così l’Ente Case del Genovesato di Levante, che conta ad oggi più di venti adesioni. Comincia a disegnarsi un percorso articolato, casa dopo casa, in una delle zone più belle d’Italia: l’associazione è ancora in fase di rodaggio, ma è piena di progetti.
La cultura dell’accoglienza, con allegria e anche un po’ d’improvvisazione. Anzi, la cultura del saper fare allo stato puro. Quella che parte da un’idea, una buona idea, e si rimbocca le maniche. Che funziona, e se tutto va bene si diffonde come un’epidemia positiva. Speriamo che cresca. Così tra qualche hanno, quando qualcuno ci inviterà a vedere la sua collezione di stampe cinesi, intenderà proprio quello. Altre informazioni sul sito dell’Instat, l’Istituto nazionale di Studio e di Tutela dell’Ambiente e del Territorio. |
Archivio per settembre 2008
Riviera di Levante – Nasce l’Ente Case del Genovesato di Levante, idee e progetti per la cultura dell’accoglienza (da www.turismoinliguria.it)
settembre 29, 2008Il caso di via Lomellina: Cerimonia del 18 settembre 2008. Necessaria Assicurazione sociale – Articolo di Achille Colombo Clerici
settembre 17, 2008
Trovo stridente il contrasto tra pubblico e privato che si evidenzia ora nel caso dell’esplosione da metano di via Lomellina, come 14 anni fa già si evidenziò nel caso di viale Monza.
Il “pubblico” fornisce, all’interno delle abitazioni dei cittadini, una materia altamente deflagrante, (ricordiamo che esso possiede 5 volte il potere calorifico del vecchio gas di città). Quella materia, se non si chiamasse metano, non sarebbe ammessa per legge, data la sua pericolosità, nelle case: come succede, più o meno, con la dinamite.
A causa di una esplosione, avvenuta non per loro colpa, intere famiglie finiscono sul lastrico, e talune addirittura piangono la perdita di vite umane.
In questo quadro, si potrebbe pensare che il pubblico, il quale ha istituito la fornitura di tale servizio di interesse collettivo, dapprima con una municipalizzata, poi privatizzata e quotata in borsa (un po’ come è successo per l’Alitalia), quindi soggetta alle logiche economiche con i relativi profitti, debba assumersi l’onere di tenere indenni i malcapitati cittadini; ricostruendo la casa e rimettendoli nelle condizioni economiche originarie.
E invece li lascia in balia di beghe con la propria assicurazione volontaria (e se non si fossero assicurati?), che ovviamente solleva ogni ragione per pagare il meno possibile; che è alla fin fine il dovuto. Ora i malcapitati fanno una bella cerimonia, invitano il “pubblico”, che, bontà sua, è stato generoso offrendo loro un contributo spontaneo e, sempre a titolo di liberalità assistenziale, il soggiorno in albergo.
Ci si dimentica che non ci troviamo di fronte ad una calamità naturale ineluttabile, come fosse un terremoto od una inondazione, generata dalle forze invincibili della natura; ma ad un fatto causato da azioni umane (private e pubbliche) combinate a norme di legge lacunose o distorte.
Lo stato permette che si fornisca il metano; conosce le regole di sicurezza, ma non ne dispone la integrale obbligatorietà; non stabilisce che gli enti erogatori (che esercitano un’attività economica – traendone profitto – costituente però un servizio di interesse pubblico) eseguano, sotto la loro responsabilità, i relativi controlli entro le abitazioni, interrompendo l’erogazione in caso di difetti; non dispone per una assicurazione sociale (come esistono la previdenza e l’assistenza sociali) che risponda, in termini di primo rischio assoluto e con copertura del cento per cento, sul piano, non solo della responsabilità civile, ma anche del costo di ricostruzione dell’immobile.
Lascia in tal modo agli amministratori pubblici locali l’ingrato compito di commiserare, di incoraggiare ed assistere – per i fatti accaduti e che accadranno – i loro amministrati.
Mentre questi sarebbero semplicemente da risarcire, come ha deciso in primo grado il Tribunale di Milano nel caso di viale Monza, con sentenza poi riformata dalla Corte d’Appello: le leggi (che sono ancor oggi quelle di allora) non lo permettono.
Achille Colombo Clerici
L’Associazione Amici di Milano
settembre 10, 2008Obiettivi dell’Associazione
L’obiettivo dell’Associazione è di promuovere conoscenza, cultura e collaborazione nella città e tra i suoi cittadini perché si ritiene che cultura conoscenza e collaborazione siano alla base di una società civile.
Per realizzare questo obiettivo è necessario:
– essere presenti nella realtà milanese come struttura visibile di cittadini che si riconoscono nel comune impegno per la propria città
– canalizzare le diverse voci della città (cittadini – enti) verso l’istituzione pubblica
– promuovere il dibattito tra i cittadini, che serva a mettere a fuoco e ad individuare gli interessi della città
– concorrere a formare il consenso sui progetti
– cooperare con le istituzioni pubbliche
In particolare la nostra Associazione si impegna a:
– operare per proiettare Milano verso una cultura sempre più internazionale
– gettare le basi per la formazione dei giovani, futura classe dirigente, perché trovino nella città un senso di identità
– operare per migliorare le condizioni di vita in modo che gli anziani possano riconoscersi nella città
– creare un punto di raccolta e di riferimento nell’interno della città, che lavori e collabori con i cittadini, gli enti e le istituzioni per poter promuovere idee ed iniziative collegandole tra loro, dove possibile, e coordinandole in modo da renderle più efficienti ed efficaci e meno isolate o sporadiche.
AMICI DI MILANO
Associazione Amici di Milano
Piazza Santa Maria Beltrade 2, 20123 Milano
Tel. 02.86997919
Presidenza:
Presidente Achille Lineo Colombo Clerici
Past president Bernardo Negri da Oleggio
Vice Presidente Angelo Caloia
Vice Presidente Paolo Ferretti di Castelferretto
Vice Presidente Ippolito Calvi di Bergolo
Segretario Generale Giuseppina Bruti Liberati
Segretario Generale Elisabetta Falck
Soci d’onore: Adriano Bausola, Carlo Bo, Giorgio Bologna, Alberto Falck, Emilio Massa, Indro Montanelli, Giorgio Rumi, Emilio Tadini, Guido Vergani
Comitato – Giuria del Premio
Gae Aulenti
Giulio Ballio
Giuseppe Barbiano di Belgiojoso
Mario Boselli
Diana Bracco de Silva
Giuseppe Branca di Romanico
Giuseppina Bruti Liberati
Elio Catania
Achille Lineo Colombo Clerici
Ferdinando Cornelio
Valentina Cortese
Ferruccio de Bortoli
Enrico Decleva
Adriano De Maio
Sergio Escobar
Federico Falck
Maria Teresa Fiorio
Carlo Fontana
Renato Mannheimer
Guido Martinotti
Lorenzo Ornaghi
Angelo Provasoli
Lina Sotis
Pasquale Spinelli
Gianni Vallardi
Umberto Veronesi
Sergio Zaninelli
PREMIO “AMICI DI MILANO”
Finalità:
Riconoscere il merito di giovani distintisi, nel corso dell’anno, per un’attività o un’opera che abbiano rappresentato la città di Milano nel contesto lombardo ed italiano o che nella città stessa abbiano recato lustro ed onore.
Il premio dovrebbe essere un momento di incentivo e di valorizzazione per molti giovani talenti che oggi, pur impegnandosi per la propria città, non hanno modo di veder sufficientemente riconosciuto, apprezzato, proposto all’attenzione pubblica il proprio lavoro.
Il premio non dovrebbe dunque essere conferito ad illustri personaggi che già abbiano ottenuto successo e riconoscimenti.
Ciò che preme dev’essere la scoperta, la valorizzazione, la presentazione alla città di chi ha lavorato per essa producendo opere meritevoli: in modo da favorire, nelle nuove generazioni, l’attaccamento a Milano.
Carattere:
vengono premiati 6 giovani (fino a 35 anni) da scegliersi fra coloro che, anno per anno, abbiano operato in uno dei seguenti campi:
1) arti figurative (scultura – pittura – fotografia – ecc. )
2) letteratura (narrativa – poesia – saggistica)
3) musica
4) ricerca (storia – economia – scienze sociali – politica – scienza e tecnica – industria ed artigianato)
5) giornalismo
6) idee e progetti (territorio e ambiente – architettura – scienza e tecnica – industria ed artigianato)
7) iniziative commerciali, imprenditoriali (commercio – artigianato – industria), culturali, sociali
8) teatro e cinema
9) sport
10) comunicazione – pubblicità – marketing – informatica
Periodicità: annuale
Procedura:
dopo la pubblicazione del bando (comunicazione per tramite dei mass media) gli interessati sono ammessi a concorrere se presentati da almeno due personalità milanesi appartenenti al mondo delle istituzioni, delle categorie economiche, degli enti pubblici o privati della cultura, della scienza, del volontariato, dell’economia, del giornalismo
Luogo:
la cerimonia della consegna dei premi si terrà sempre in un luogo fortemente simbolico per la nostra città
Comitato – Giuria:
è istituito un comitato composto da personaggi milanesi rappresentanti i mondi della culura, della scienza, dell’economia, delle arti e dei mestieri
Premio:
consiste in una pergamena, accompagnata da una medaglia d’oro al merito insignita della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana e del presidente della regione Lombardia
Rassegna stampa su Ente Case Genovesato del Levante
settembre 5, 2008– Ente Case del Genovesato di Levante
settembre 2, 2008
Finalità: promuovere e favorire la diffusione ed il radicamento della cultura al territorio, cominciando dalla cura delle arti,della letteratura, della poesia e della musica.
Promotori dell’ Ente Case del Genovesato di Levante
-Marcello Staglieno
-Giovanni Gramatica di Bellagio
-Alfredo Campanini Bonomi
-Luigi della Beffa
-Giuseppe Barbiano di Belgioioso
-Colette Dufour Bozzo
-Fernanda Giulini
-Josine e Raffaele Pareto Spinola
-Ileana Pareto Spinola
-Paolo Lazzaroni
-Cesare Rimini
-Manfredi Landi di Chiavenna
-Gianluigi Maragliano Caranza
-Luigi Brioschi
-Angiola Di Negro
-Francesco Brioschi
-Emanuela e Antonio Soldati
-Alessandro e Annita Lurani Cernuschi
-Guglielmo Guidobono Cavalchini
-Cesare Pallavicino
-Luigi Arborio Mella
-Gianvico Lalatta
-Dino Betti van der Noot
-Luisa e Mario Boselli
-Mario Preve
-Davide Viziano
-Stefano Preda
-Cesare di Calsterbarco Albani
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