Aspenia Talks a Roma sul tema della Sanità – Il futuro della salute tra tecnologia e sostenibilità dei sistemi di welfare – IEA informa

Istituto Europa Asia IEA
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Dibattito organizzato da Aspenia Talks nella sede di Roma dell’ Aspen Institute a Palazzo De Torres Lancellotti in piazza Navona

IL FUTURO DELLA SALUTE TRA TECNOLOGIA E SOSTENIBILITA’ DEI SISTEMI DI WELFARE

“Il futuro della salute tra tecnologia e sostenibilità dei sistemi di welfare” è stato il tema trattato nel dibattito organizzato da Aspenia Talks nella sede di Aspen Institute Italia di Roma, cui è stato invitato il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici

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Riusciremo a garantire le cure mediche anche quando i malati pretenderanno la somministrazione di farmaci sperimentali costosissimi?

E, di fronte all’allungamento della vita che si sta registrando nella nostra epoca (82,7 anni l’attesa media della vita in Italia) come potrà il sistema sanitario assolvere pienamente al suo compito?
Questi gli interrogativi di fondo del dibattito.

La risposta unanime è nel senso che sarà lo stesso progresso medico e farmaceutico, che prolunga l’attesa di vita, a permettere di risolvere il problema.

Dibattono il tema Carlo Cimbri, Enrico Giovannini, Matteo Del Fante, Maurizio De Cicco, con il Ministro Beatrice Lorenzin ed il presidente di Aspen Giulio Tremonti.
Interventi in videoconferenza dagli Usa di alcuni illustri studiosi.
Coordina Fabrizio Landi

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha osservato come la ricerca di base non debba essere vista come un costo ma “come il più grande investimento che possiamo fare perché produce ricchezza, crea start up, consente all’Italia di sfruttare il suo potenziale in termini di know-how.  C’è molto da fare per sviluppare i tecnopoli italiani. La ricerca di base con il sostegno pubblico è inevitabile perché nessuno investe su nuovi antibiotici di cui abbiamo bisogno né sui vaccini”.

Secondo il presidente di Aspen Italia, Giulio Tremonti, che sottolinea come la salute sia un aspetto del welfare, gli investimenti per innovazioni nella salute diventano sostenibili se vengono contabilizzati assieme ai benefici. A giudizio dell’ex ministro dell’Economia è un problema di “allineamento nel tempo e di intelligenza nella contabilità: se fai la contabilità nell’anno in cui investi è chiaro che hai un onere, se contabilizzi non solo gli investimenti ma anche i benefici di ritorno magari li allinei con i risparmi derivanti dalle nuove medicine”. Mentre per Carlo Cimbri amministratore delegato di Unipol, gruppo presente nel settore della tutela assicurativa della salute con Unisalute, bisogna diffondere una cultura della gestione collettiva delle risorse per evitare che alle cure sanitarie accedano un domani solo i ricchi. La presenza dei privati nel settore facilita l’erogazione di servizi a costi corretti, lo stesso interesse che ha lo Stato.
“Stiamo arrivando, alla fine dell’assioma ” one drug fits all ” – osserva Fabrizio Landi – alla medicina personalizzata con trattamenti appositamente disegnati per il singolo paziente. Nel contempo, il lavoro sui Big Data, grazie alla rivoluzione digitale in atto, consente di estrarre moltissime informazioni cliniche e biologiche. Tutto ciò è fondamentale per affrontare l’enorme sfida dell’invecchiamento.”

Negli ultimi trent’anni il Servizio Sanitario Nazionale ha assicurato a generazioni di italiani servizi di buon livello e accessibili a tutti e oggi si trova ad operare in un contesto diverso rispetto al passato a causa di fattori tecnici, economici ed etici. Il progresso tecnico, assieme ai trend demografici, contribuisce ad allungare la vita media aumentando la domanda di prestazioni sanitarie. I vincoli e i limiti di natura economica hanno un peso sempre maggiore nei processi decisionali. I problemi etici, infine, sono sempre più centrali per il settore.

Per fronteggiare queste sfide, il sistema sanitario italiano dovrà sapersi muovere lungo quattro direttrici principali: continuare a migliorare la prevenzione delle malattie e l’efficienza delle strutture sanitarie, ridurre le disparità tra le prestazioni, definire una politica sanitaria nazionale integrata con le priorità industriali del Paese e semplificare la burocrazia.

Enrico Giovannini sintetizza in quattro momenti logici il processo di adeguamento del sistema che si dovrà attuare: prevenire, preparare, proteggere, trasformare.

Foto:
Giulio Tremonti e Achille Colombo Clerici

 

 

 

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