Archivio per gennaio 2020

Concerto per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020 – Conservatorio di Milano – Divagazioni su Missa Brevis k140 di Mozart “Et Incarnatus est” – “Amici di Milano” informa

gennaio 31, 2020

Al Conservatorio di Milano con “Divagazioni sul tema ‘Et Incarnatus Est’, Missa Brevis k140 di Mozart”

TRADIZIONALE CONCERTO CHE PRECEDE LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO

L’inaugurazione dell’Anno giudiziario milanese di domani sabato, è stata preceduta, ieri sera, come è tradizione, dal Concerto di Inaugurazione, tenuto dalla Corale Polifonica Nazariana, nata da un’idea di Lucio Nardi, presidente di sezione della Corte d’Appello di Milano. Nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano su invito del presidente della Corte d’Appello, Marina Tavassi, del Procuratore generale, Roberto Alfonso, del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Vinicio Nardo.

Invitato il presidente di AMICI DI MILANO e di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici.

Tema dell’esibizione ” Et Incarnatus Est” di W. A. Mozart, Missa Brevis K140 con divagazioni, da un’idea di Lucio Nardi, testi di Massimo Loiacono e Rita Scala.

Voci dal coro e da altri spazi: Valentina Bergonzi, Mimma Fumari, Donatella Gardi, Lucio Nardi, Luigi Palombi, Quirino Principe, Camillo Rossi Barattini, Antonella Soda, Laura Valente, gli allievi della Scuola del Piccolo Teatro di Milano coordinati da Gianfranco de Bosio. Coreografie di Oliviero Bifulco e Sabrina Pedrazzini.

Nella Sala Verdi, affollata di esponenti del mondo istituzionale e giudiziario, parlamentari, magistrati, avvocati e di appassionati musicofili.

Nota

La Corale Polifonica Nazariana, nata nel 1988, è l’elemento di spicco delle attività musicali promosse dal Centro Culturale Nazarianum con sede presso la Basilica dei SS. Apostoli e Nazaro Maggiore di Milano.

Costituita da oltre 60 elementi suddivisi nelle quattro classiche sezioni vocali, è composta da persone di età e professioni diverse, tutte accomunate dall’amore per la musica e per il bel canto e da un costante impegno che ha reso la Corale molto più di un semplice coro amatoriale.

Direttore del coro sin dalla sua costituzione, è Lucio Nardi.
Di professione magistrato, si è diplomato in teoria e solfeggio ed ha studiato pianoforte presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Fondatore e vera e propria “anima” della Corale, cui ha negli anni dedicato tempo ed un contagioso entusiasmo, si è specializzato nello studio e nella ricerca di musica corale sacra del periodo romantico e contemporaneo.

Proprio all’interno di questo vasto giacimento musicale la Corale Polifonica Nazariana ha costruito il suo repertorio riportando alla luce opere poco conosciute in Italia. La Corale, oltre a tenere concerti e partecipare alle funzioni liturgiche nelle principali chiese milanesi e luoghi di cultura di Milano e di molte città italiane, ha tenuto concerti al Palazzo di Giustizia di Milano (luogo in cui si onora di aver per prima portato la musica, per un concerto in memoria dei magistrati Guido Galli ed Emilio Alessandrini.   Nel 2008, in occasione dei festeggiamenti per il 20° anniversario della propria fondazione, la Corale si è esibita a Parigi nella chiesa di Saint-Eustache.

Foto:
Lucio Nardi con Achille Colombo Clerici e Ufficiali e Allievi della Scuola militare Teuliè di Milano

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Synergo, innovazione per aiutare le start-up – Stefano Simontacchi, Corriere della Sera – Europasia informa

gennaio 30, 2020

Istituto Europa Asia
EUROPASIA
Europe Asia Institute

Informa

 

Articolo del Corriere della Sera del 29 gennaio 2020

SYNERGO, LA FABBRICA DELL`INNOVAZIONE PER AIUTARE LE START-UP
Simontacchi: in Italia molte possibilità per investitori

di Paola Pica

Per tornare competitiva l`Italia deve investire in innovazione: raro trovare qualcuno che dissenta, più difficile attivare il mercato. «Eppure, il Paese si è dotato di un “framework” normativo che consente già di investire efficacemente in innovazione e con incentivi importanti. E anche se molto può e deve essere ancora fatto, l`Italia offre oggi enormi possibilità, in un quadro europeo peraltro favorevole», dice Stefano Simontacchi alla platea di investitori riuniti a Milano per la presentazione della “nuova” Synergo, società di private equity e di un suo il fondo, Sinergia Venture, dedicato a pmi innovative. Il presidente dello studio legale BonelliErede – tributarista che ha proposto e scritto più di un provvedimento, tra cui il decreto patent box e il tax credit del 30% – parla qui in veste di ideatore e regista di Sinergia Venture.

Il promotore di un gruppo di sponsor di peso che, a oggi, comprende (in qualità di advisor scientifico) l`Istituto europeo di tecnologia (Iit) guidato da Giorgio Metta e qui rappresentato da Andrea Pagnin, l`editore presidente e ceo di Rcs Urbano Cairo, che ha accelerato la svolta digitale del gruppo del «Corriere», Umberto Paolucci, ex presidente di Microsoft Italia e uomo d`affari ancora vicino a Bill Gates, Giuseppe Falco, ceo di Bcg Italia, Pasquale Forte, presidente della multinazionale dell’automotive Eldor.

«Come evidenziato anche dal World Economic Forum vi è una stretta correlazione tra indice di competitività e investimenti di venture capital in innovazione» ribadisce Simontacchi» sottolineando che il progetto è «un`operazione di sistema che aspira a innescare un circolo virtuoso di investimenti in start up e pmi innovative». Per Giacomo Picchetto e Simone Cremonini, amici nella vita e gestori di Sinergia Venture, il target è rappresentato dalle cosiddette scale-up cioè start-up «che ce la stanno facendo e sul mercato da almeno un paio d`anni». Gli investimenti saranno nell`ordine dei 5 milioni dopo aver raccolto 150 milioni entro giugno. Gli interventi sono previsti nei settori di internet, intelligenza artificiale, robotica, realtà estesa (virtuale, aumentata, mista) e le loro applicazioni in digital media, vendite offline, food, agricoltura, healthware, design, fashion, mobilità e smart cities. Synergo, ceduta da Gianfilippo Cuneo nel dicembre scorso, gestisce tre fondi chiusi con un ammontare sottoscritto di oltre 1 miliardo. «L’Iit è una grande eccellenza italiana che oggi affronta il trasferimento tecnologico, la vera partita. E tutto ciò che di innovativo si muove nella finanza oggi ci interessa» afferma tra gli applausi Pagnin. Caloroso battimani anche per l`ingegnere elettronico Niccolò Calandri, «cervello» rientrato in Italia insieme al biologo Riccardo Balzaretti, per fondare 3bee, la pluripremiata agri-tech dei sistemi intelligenti per l`apicoltura senza chimica e la tutela della biodiversità e degli ecosistemi.

Foto d’archivio:
Stefano Simontacchi con Achille Colombo Clerici pres. di Europasia

Urbano Cairo con Achille Colombo Clerici

 

Centro Einaudi e UBI Banca 24° Rapporto 2020 Economia Globale – Europasia informa

gennaio 29, 2020

 

 

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Il XXIV Rapporto sull’economia globale e l’Italia di Centro Einaudi e Ubi Banca
TEMPO DI INCERTEZZE. E’ IN ARRIVO IL TEMPORALE?

Duemiladiciannove, l’anno delle incertezze in economia proietta la sua ombra anche sul 2020. E il coronavirus cinese rappresenta un fattore negativo sulle prospettive di sviluppo dell’Italia e del mondo.

E’ l’estrema sintesi del XXIV Rapporto sull’economia globale e l’Italia dal titolo “Il Tempo delle Incertezze”, promosso dal Centro Einaudi e Ubi Banca e pubblicato da Guerini e Associati, presentato dal suo curatore Mario Deaglio, economista e professore emerito di Economia Internazionale all’Università di Torino, ad Assolombarda di Milano.

Un Rapporto che si propone come punto di partenza per una rilettura critica degli ultimi dodici, densissimi mesi: l’Europa e l’Italia, gli Stati Uniti di Trump e la Cina di Xi, un Medio Oriente tornato ad alta tensione, il lavoro, il capitale e i nuovi volti del capitalismo, l’impatto sul clima. Un tentativo di fornire angolature diverse, con chiavi di lettura differenti da quelle del giorno per giorno, per una analisi e una riflessione di dati e avvenimenti in un mondo di risorse che si restringono e di incertezze che si allargano, per contribuire alla difficile ricerca di nuove soluzioni, per nuovi (e vecchi) problemi.

A spiegarlo, con Deaglio, Carlo Bonomi, Presidente Assolombarda e Letizia Moratti, Presidente Consiglio di Gestione UBI Banca (indirizzi di saluto); Beppe Facchetti, Presidente Centro Einaudi (introduzione); Sonia Bonfiglioli Presidente Bonfiglioli Group, Brunello Cucinelli Presidente e Amministratore Delegato Brunello Cucinelli, Andrea Guerra Presidente Esecutivo Eataly, Victor Massiah, Consigliere Delegato UBI Banca (discussione); Michele Renzulli, Capo Redattore Economia TG1 (moderatore).

Il coronavirus è solo uno dei fattori di incertezza che hanno messo in discussione i punti fermi su cui si basa l’economia mondiale e il rallentamento a cui si sta assistendo ne è la diretta conseguenza. Tanti i fattori scatenanti, spesso di natura non economica: tra questi, il cambiamento climatico ma anche un “incattivimento globale” che ha destabilizzato la società a livello internazionale.

Deaglio si è soffermato sull’epidemia scoppiata a Wuhan – un distretto grande come la Lombardia – in quanto “la Cina è oggi il vero polo dell’economia mondiale, se si ferma non abbiamo idea di cosa succederà”. Primo possibile impatto sul turismo perché, senza i turisti cinesi, il settore, specie in Italia, rischia una battuta d’arresto.  Senza contare l’effetto panico che potrebbe indurre i turisti di altri Paesi a ridurre i voli.

Poi, le tensioni geopolitiche, a partire dall’Europa dove non c’è solo l’incognita Brexit. Altri tasselli, la guerra tra sunniti e sciiti in Medio Oriente; America Latina e India sempre più instabili; i dazi, voluti da Trump che “iniziano ad avere un peso importante”. “Non meraviglia quindi che la globalizzazione, intesa come il rapporto tra esportazioni mondiali e Pil mondiale, non cresca più – ha evidenziato l’economista confermando una situazione in lento peggioramento dal 2017 – e anche “le stesse proiezioni sul Pil sono ormai atti di fede visto che sono stati rivisti già due volte”.

E poi, tra i fattori di rischio, il “disordine climatico” con la scarsità di investimenti ecologici per una più generale diminuzione degli investimenti, a sua volta, causa ed effetto, della frenata globale. Fattori non economici hanno inoltre contribuito a creare il clima di incertezza; la crisi delle grandi religioni, a iniziare dalle guerre intestine alla Chiesa Cattolica, delle ideologie, ma anche quello che Deaglio ha definito il “risentimento degli esclusi”, citando un aumento dei suicidi nella classe media americana. Risentimento o “microcattiveria”, che parte dall’ostilità dei genitori verso gli insegnati, passando per le fake news, i vandalismi e i comportamenti indisciplinati nel traffico. Infine, la mancanza di identità: secondo una ricerca Neodemos, oltre un miliardo di persone su sette non ha un’identità riconosciuta e comprovata.

Fondamentale il ruolo degli Stati Uniti che hanno visto un aumento del Pil reale al 109.7 nel 2019, ma con all’interno di una situazione economica poco rassicurante. Non convince, secondo il Rapporto, il fatto che l’aumento dei profitti delle imprese sia legato più alla diminuzione delle imposte che a una produttività reale. E la capitalizzazione della Borsa è raddoppiata perché le stesse imprese si sono comprate le proprie azioni invece che investire”.

Tutto ciò ha portato a un parziale stallo nella crescita del Pil, tanto che si teme che l’artificio messo in atto da Trump sia solo temporaneo e che possa invece nascondere una situazione più complessa. Prova ne è, secondo il rapporto, l’andamento dei debiti delle società non finanziarie, i prestiti per le auto e il credito al consumo che sono aumentati in misura maggiore rispetto al Pil.

In una situazione così complessa, l’Europa sembra aver trovato una via di fuga nei nuovi accordi commerciali, tra cui spicca il CETA e quello col Giappone che, da solo, aprirebbe una zona commerciale che copre quasi un terzo del Pil mondiale, ma anche quelli che sono in corso di trattativa, specie con la Cina.

Sul fronte lavoro, infine, il vero pericolo è dato da un uso di dati ormai non più aderenti alla realtà, per cui “un rider che lavora 5 ore a settimana risulta occupato come un chirurgo che ne lavora 50. I principali indicatori sono obsoleti e i dati sono di difficile interpretazione”.

In sostanza. Fino alle elezioni americane di novembre non ci dovrebbero essere scossoni sull’economia globale e quindi su quella italiana, se non si verificano altri problemi esogeni come il coronavirus. Poi si vedrà.

Foto:
Letizia Moratti con il pres. di Europasia Achille Colombo Clerici

Stefano Simontacchi con Achille Colombo Clerici

 

Premio Panettone d’Oro alla virtù civica Milano 2020 – al Teatro dell’Arte Triennale – Amici di Milano informa

gennaio 27, 2020

 

Verrà assegnato venerdì 7 febbraio 2020, ore 17,30, al Teatro dell’Arte, Triennale di Milano

PREMIO ALLA VIRTU’ CIVICA-PANETTONE D’ORO, RICONOSCIMENTO AGLI EROI DI TUTTI I GIORNI

Promosso dal Coordinamento Comitati Milanesi in collaborazione con Assoedilizia, Amici di Milano, Amsa, Comieco, Legambiente, Associazione Sao, City Angels, Associazione Ciessevi. Un sondaggio Ipsos sul senso civico dei milanesi.

A Milano sono molti i cittadini “eroi di tutti i giorni”: persone che fanno più di quanto loro assegnato dalla complessa macchina che fa funzionare, bene o male, la metropoli. Sono il portinaio che aiuta gli inquilini anziani, l’impiegato a fianco dell’utente contro la burocrazia, chi si prende cura di un fazzoletto d’erba pubblico, ed altre ancora. Persone sulle quali non si accendono mai i riflettori della notorietà. A tutti non è possibile dire grazie, ma ad una rappresentanza adeguata sì.

E così, promosso dal Coordinamento Comitati Milanesi in collaborazione con Assoedilizia, Amici di Milano, Amsa, Comieco, Legambiente, Associazione Sao, City Angels, Associazione Ciessevi, il patrocinio di Comune di Milano e di Città Metropolitana di Milano, supporter Cucchi, Luciano Braga, Galdus, Re Panettone si presenta il Premio alla Virtù Civica Panettone d’Oro, giunto alla XXI^ edizione.

Il Premio Virtù Civica viene assegnato venerdì 7 febbraio ore 17,30, al Teatro dell’Arte, Triennale di Milano a cittadini benemeriti. In tale occasione Ipsos di Nando Pagnoncelli verificherà, attraverso un sondaggio, come e quanto è cambiato il senso civico a Milano in questi anni.
La cerimonia viene aperta da Stefano Boeri, La Triennale di Milano; Filippo Del Corno, Comune di Milano; Arianna Censi, Città Metropolitana di Milano. Prolusione di Ferruccio De Bortoli, giornalista e scrittore. Premiazioni conferite da Franco Beccari, Legambiente; Achille Colombo Clerici, Assoedilizia; Giulia Colombo Clerici Simontacchi, Amici di Milano; Marcello Milano, Amsa Gruppo A2A; Mario Furlan, City Angels; Jole Garuti, Associazione SAO; Giangiacomo Schiavi, Presidente della Giuria; Giuseppe Failla, Associazione Ciessevi. Coordina Carlo Montalbetti, Comieco. Conclusioni Salvatore Crapanzano, Coordinamento Comitati Milanesi.

“Un premio quanto mai attuale – afferma il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici – in un periodo in cui il senso civico e di solidarietà, della ‘Milan dal coeur in man’, sembra essersi affievolito, nonostante numerosi segnali indichino una inversione di tendenza.”

Foto:
– Stefano Boeri con Achille Colombo Clerici

– l’Arcivescovo Mario Delpini con Achille Colombo Clerici al Premio 2019

– Achille Colombo Clerici con la figlia Giulia Colombo Clerici Simontacchi

 

Il Giorno pag. 24 – 25.01.2020 “Italia arbitra dell’equilibrio mondiale” di Achille Colombo Clerici – Rubrica Casa Città Società

gennaio 27, 2020

Il Sole 24 Ore ha diffuso i dati riguardanti l’indebitamento globale che negli ultimi sei anni ha subito un’impennata, crescendo di più del 20 % con una accelerazione galoppante, proprio in questi ultimi tempi.

Nella scorsa primavera ascendeva già ad oltre 253mila miliardi di dollari, vale a dire il 322% del Pil globale.
E tralasciamo pure di parlare del problema dei derivati che rappresentano un altro fattore potenzialmente destabilizzante le economie e le società del mondo intero.

Il quadro che abbiamo sotto gli occhi, ci presenta la situazione di un mondo, basato sull’indebitamento reciproco di tutti i soggetti economici (stati, enti pubblici, operatori della finanza, dell’industria del commercio, famiglie) che sta in equilibrio grazie all’azione di forze che ovviamente travalicano i singoli governi e che muovono da posizioni metapolitiche.

Sicché, in prima battuta, ci sarebbe da chiedersi quanto la nostra democrazia, a livello sia nazionale, sia europeo, possa considerarsi arbitra del proprio destino.

Ma, pur trascurando il dilemma, se far acquiescenza o meno a questa deriva ed accettare supinamente per quieto vivere la via della omologazione, resta l’interrogativo di fondo.

Quousque tandem. Fino a quando tale stato di cose potrà durare e che sorte attende noi ed i nostri figli e nipoti?

La storia ci dice quanto dissennata sia sempre stata la via di uscita da situazioni del genere, seguita dai nostri progenitori.

E fortunatamente l’interdipendenza dei vincoli che legano tutti gli attori sulla scena mondiale, non uno escluso, ci pone nella condizione del “too big to fail”.

Ma ciò non ci esime dal riflettere sul ruolo che il nostro Paese, leader culturale nel mondo intero, può e deve esercitare.

Un ruolo che, grazie alla grande ricchezza di valori culturali, materiali e immateriali, dovrebbe essere quello di cerniera fra i vari popoli, di guida, nella moderazione e nella saggezza, verso un futuro di progresso economico certamente, ma prima ancora di civiltà.

E su quanto abbia da perdere l’intera umanità, ove, nel gioco di quell’ equilibrismo, la nostra cultura venisse dispersa. Rischio non remoto.

Conferenza Ispi, Intesa San Paolo, Sace in Assolombarda sul Mondo 2020 – Lo stato dell’economia e della politica – Europasia informa

gennaio 24, 2020

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Conferenza Ispi, Intesa San Paolo, in Assolombarda sul mondo 2020
SCOSSONI, RALLENTAMENTI, MA ANCHE OPPORTUNITA’. E NIENTE GUERRE

Il mondo del 2020 è il mondo di Trump. Anche se non in maniera così esplicita, è il messaggio che abbiamo inteso trapelare dalla conferenza “Il mondo nel 2020. Opportunità e rischi per le imprese” svoltasi presso la sede di Assolombarda, organizzata nell’ambito dell’Osservatorio Geoeconomia, promossa da ISPI e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Sace.

Quindi niente recessione, niente grande crisi (nonostante l’indebitamento globale mondiale sia di 253mila miliardi di dollari, vale a dire il 322% del Pil globale), niente guerre commerciali o tradizionali, se non locali. Perché? Perché a novembre Trump – che detta l’agenda su scala planetaria come ha confermato a Davos – si gioca la rielezione e non vuole sconquassi che la mettano in forse. Dopo, si vedrà.

Ciò, nonostante il 2020 rappresenti un turning point degli attuali assetti politici ed economici internazionali, dalla Brexit alle elezioni americane, appunto, portandosi dietro molte delle crisi irrisolte del 2019: dalla rivolta delle piazze di mezzo mondo all’emergenza climatica, in un ordine globale sempre più “disordinato” e dagli esiti incerti.

Alle domande di fondo: sarà l’anno della recessione o si tratterà solo di rallentamento economico; quale ruolo e quali strumenti avranno ancora a disposizione le banche centrali, a supporto dell’economia mondiale? Nel commercio internazionale sarà vera tregua tra Pechino e Washington? E sul piano geopolitico si registrerà una riduzione o un’escalation delle tensioni internazionali sono stati chiamati a rispondere Alessandro Scarabelli, Direttore Generale, Assolombarda; Paolo Magri, Vice Presidente Esecutivo e Direttore, ISPI;  Alessandro Terzulli, Chief Economist, Sace;  Silvia Candiani, Amministratore Delegato, Microsoft Italia; Fabrizio Di Amato, Presidente, Maire Tecnimont; Roberto Gavazzi, Amministratore Delegato, Boffi; Marco Sesana, Amministratore Delegato e Country Manager, Generali Italia e Global Business Lines. Conclusioni di Giampiero Massolo, Presidente ISPI e Fincantieri e, in collegamento da Roma, Manlio Di Stefano, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale. Moderatrice Sarah Varetto, EVP News Projects Development – Continental Europe, Sky.

Di un’Europa ricattata da Usa (dazi), Russia (energia), persino Turchia (migranti) ha parlato Magri: Paesi che obbligano a costruire un’Europa più presente dal punto di vista geopolitico e a passare finalmente dalle parole ai fatti. Il rallentamento dell’economia su scala globale, che pure si prospetta, non avrà particolari conseguenze per le imprese italiane.  Le previsioni del 2020 stimano che tassi di interesse e immissioni di liquidità non dovrebbero subire svolte importanti nei prossimi 3-4 trimestri. Abbandonare il tono espansivo delle politiche monetarie significherebbe mettere in difficoltà i mercati finanziari che già sopportano l’incertezza dell’economico politica mondiale.

Per il settore finanziario, aree vincenti su cui puntare sono quelle di welfare e sostenibilità, proprio perché l’attenzione di cittadini e clienti rispetto a questi temi è alta e sempre più consapevole.

Per gli imprenditori, centrale è il tema della sostenibilità, un’opportunità per le imprese. Chi saprà coglierle avrà delle possibilità di sviluppo delle proprie imprese e soprattutto di riposizionare industrialmente l’impresa stessa. Si tratta di leggere il campo di gioco in anticipo rispetto a tutti i cambiamenti che stanno avvenendo a livello mondiale.

Le conclusioni. L’Europa sarà sempre più chiamata a fare delle scelte. La divergenza crescente tra gli Stati Uniti e la Cina, soprattutto dal punto di vista tecnologico, rischia di spaccare in due la globalizzazione, rischia di creare due filiere tecnologiche contrapposte. L’Europa dovrà scegliere se stare dalla parte della convenienza o dalla parte dei valori cercando, come è nella sua natura, di coniugare entrambi.

Foto
Achille Colombo Clerici pres. Europasia

 

Rudolf Buchbinder – Due giorni a Milano. Alla Bicocca e nella sala Verdi del Conservatorio di Milano – Amici di Milano informa

gennaio 23, 2020

 

RUDOLF BUCHBINDER,
Per due giorni a Milano.
Lectio magistralis agli studenti universitari della Bicocca e Concerto di pianoforte nella sala Verdi del Conservatorio di Milano.

Grande successo del maestro austriaco, con un programma tutto beethoveniano. Testimonianza magistrale dell’interpretazione classica.

Buchbinder ha eseguito:
– Sonata in do min. op.10 n.1
– Sonata in la bem. magg. op.26
– Sonata in fa magg. op.54
– Sonata in re min. op.31 n.2 “Tempesta”
– Sonata in mi bem. magg. op.31 n.3
– Come bis il primo movimento della sonata in fa op. 10 n.2

Presente fra il foltissimo pubblico il presidente di AMICI DI MILANO Achille Colombo Clerici con la consorte.

Rudolf Buchbinder tra i più osannati interpreti beethoveniani dei nostri tempi, custode di una lunga e autentica tradizione, è ritornato a Milano sul palco della Sala Verdi con un omaggio all’autore di Bonn accostando cinque sonate. Buchbinder è stato anche protagonista martedì 21 gennaio di un incontro con gli studenti universitari presso l’Ateneo Bicocca in un percorso di educazione all’ascolto e di divulgazione della musica classica intitolato “Piano, please!”.

Foto:
Rudolf Buchbinder con Enrica Ciccarelli Mormone Pres. della Fondazione Società dei Concerti di Milano e Achille Colombo Clerici

Newsletter n. 1/2020 del 20 gennaio 2020, della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria, Assoedilizia informa

gennaio 20, 2020

 

Newsletter-n.1

 

Foto:
Il pres. della Federazione nazionale della Proprietà Fondiaria Claudio Biscaretti di Ruffia con il pres. di Assoedilizia Achille Colombo Clerici

Villa Medici Giulini di Briosco Concerto finale della masterclass di pianoforte di Jerome Rose – Amici di Milano informa

gennaio 20, 2020

 

A VILLA MEDICI GIULINI DI BRIOSCO CONCERTO FINALE DELLA MASTERCLASS DI PIANOFORTE DI JEROME ROSE

Selezionato ed entusiasta pubblico di musicofili al Concerto finale della masterclass di pianoforte di Jerome Rose svoltosi a Villa Medici Giulini di Briosco, ospite squisita Fernanda Giulini.  Pianisti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla settimana di studio tenuta dal Maestro. Jerome Rose è uno dei pianisti più illustri d’America. Dopo aver vinto la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale Busoni, Jerome Rose ha iniziato la sua carriera internazionale poco più che ventenne. Il suo catalogo di registrazioni presentato da Medici Classics include i Concerti di Liszt con la Filarmonica di Budapest, gli Studi trascendentali di Liszt, l’integrale delle Sonate di Schumann, “Davidsbündlertänze” e “Kreisleriana”, le ultime tre Sonate di Beethoven, e le Ballate di Chopin. L’integrale delle Sonate di Chopin è stato pubblicato da Sony. Inoltre, il catalogo Medici Classici contiene le Sonate postume di Schubert, un album di Liszt con la Sonata in si minore, la Fantasia dal Don Giovanni di Mozart il Mephisto Waltz, ed una registrazione dedicata a Brahms che include la Sonata No. 3 e le Variazioni e Fuga su un tema di Haendel. Recentemente, Medici Classics ha anche pubblicato la nuova release“ di registrazione vincitrice del Prix du Disque degli “Anni di Pellegrinaggio” di Franz Liszt.

Jerome Rose ha registrato numerosi DVDs, con grande successo di critica internazionale: le Quattro Ballate e Sonate op. 35 e op. 58 di Chopin; le Sonate di Beethoven, Opp. 101, 109, 110, e 111; un DVD interamente dedicato a Schumann: Humoreske, Fantasie, e Carnaval; una registrazione DVD di opere di Liszt tra cui la Sonata in Si minore, Funérailles, Sonetti dal Petrarca e Valle d’Obermann; e un DVD all-Schubert degli ultimi quattro Sonate. Una registrazione all-Brahms della Sonata n 3, Klavierstücke, Rapsodie, Fantasie e Intermezzi è stato pubblicato in DVD e Blu-Ray nell’autunno del 2011. Un secondo all-Schumann registrazione in formato Blu-ray è stato pubblicato nell’autunno 2012 ed include Kreisleriana e Davidsbündlertänze. Una seconda registrazione delle Sonate di Beethoven è stata pubblicata nell’autunno del 2013.

Un altro progetto importante è la pubblicazione del primo episodio di “The Artist at Home”, un video con esecuzioni di opere selezionate di Chopin e un profilo artistico di Jerome Rose in conversazione con David Dubal. Inoltre, nel 2015, Jerome Rose ha pubblicato in un cofanetto di 3 CD dedicato a Liszt “40th Anniversary Collection” con registrazioni di opere di Liszt per la prima volta in formato CD. Le registrazioni di Liszt di Jerome Rose di Franz Liszt pubblicate da Vox hanno ricevuto il Grand Prix du Disque dalla Liszt Society di Budapest, e il Ministero della Cultura ungherese gli ha conferito la Franz Medaglia Liszt per organizzare la completa celebrazione Liszt Centennial a Washington DC nel 1986.

In precedenza, Jerome Rose è stato direttore artistico del Festival Internazionale dei Romantici a Londra, e il Festival di Schubert e Brahms presso la Biblioteca del Congresso. Jerome Rose ha suonato con orchestre quali i Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Wiener Symphoniker, e Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Frequentemente invitato a Londra come guest artist, si è esibito con la London Philharmonic, London Symphony, e la Royal Philharmonic. Inoltre è stato solista con la maggior parte delle principali orchestre americane come la Chicago Symphony, San Francisco Symphony, Houston, Baltimora e Atlanta. Conduttori: Sir Georg Solti, Wolfgang Sawallisch, Sir Charles Mackerras, Stanislaw Skrowaczewski, Sergiu Comissiona, David Zinman, Hans Vonk, Robert Spano, e Christian Thielemann.“

Villa Medici Giulini gode di fama internazionale nel mondo del turismo culturale legato all’arte e alla musica, per la collezione di strumenti a tastiera e per le Master Classes di lirica e di pianoforte, corsi internazionali di perfezionamento musicale cui hanno aderito grandi artisti tra cui, citiamo, il soprano Katia Ricciarelli e il baritono Piero Cappuccilli. Intensi i rapporti con diversi Paesi.

 

QN Il Giorno pag. 23 – 18.01.2020 “Torniamo a parlare l’italiano” di Achille Colombo Clerici

gennaio 20, 2020

Italiani, su la testa.
L’Italia è l’unico Paese del mondo occidentale, fra quelli che vantano una ultra millenaria civiltà, che riesca ad influenzare ancora, a livello mondiale, la cultura contemporanea.

I campi nei quali si irradia la nostra sfera di influenza sono molteplici: letteratura, arti figurative, eleganza e stile, (pensiamo all’automobilismo, alla sartoria e alla moda, alla gioielleria, all’architettura) scienze naturali e mediche, tradizioni, cinema, musica leggera, enogastronomia, know how tecnologico.

Non trascuriamo il retaggio storico in campo monumentale, letterario, filosofico, musicale, artistico e le bellezze naturali e paesaggistiche. Dalla lista del patrimonio mondiale di 125 Paesi elaborata dall’ UNESCO risulta che l’Italia è il Paese che detiene, a pari merito con la Cina, il maggiore patrimonio culturale del mondo, in termini di monumenti, musei, chiese, monasteri, palazzi e castelli, ma anche di beni paesistici e paesaggistici. Seguono Spagna, Francia, Germania.

In conclusione. La cultura italiana affonda le sue radici in un passato ultra bimillenario ed è ancora vitale e determinante nel processo di formazione della cultura contemporanea. E studiando il passato, riusciamo a comprendere e affrontare il futuro.

Eravamo all’apice della presenza storica duemila e più anni fa e lo siamo tuttora.

Quella italiana peraltro è la base della civiltà cristiana nel mondo occidentale. Per converso, la Chiesa ha sempre fortemente aiutato l’italianità a conservare la sua identità al vertice storico mondiale.

Il più potente “collante” e “alveo” culturale che ha permesso questo prodigioso risultato è stata la lingua, che ha mantenuto una linea di continuità, pur nella evoluzione delle diverse epoche, ed è stata un determinante fattore di identità. Essa è quindi un prezioso patrimonio da salvaguardare, dalla minaccia di contaminazioni che possano provocarne il declino.

Oggi, per la prima volta nella nostra storia, gli italiani, per parlare anche tra loro, usano l’inglese: si comincia con gli anglicismi e gli americanismi dell’aziendalese e si finisce con il cercar di parlare nella lingua di Shakespeare, Faulkner ed Hemingway  e non più in quella di Dante, Petrarca e Manzoni, evoluzione, sintesi e  sublimazione delle diverse lingue popolari in cui si sono sempre espresse le comunità locali.

Questo è il vero segnale di una possibile rottura con il passato e una minaccia alla continuità ed alla rilevanza della nostra cultura.

Quanto all’Unione Europea essa ci offre, non un’area culturale comune nella quale possa trovare espressione significativa anche la nostra cultura, ma solo un mercato comune di ordine economico.  E questo aspetto, se non corretto, può essere solo il preludio di un appiattimento culturale molto negativo.